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Intervista radiofonica su radioitalia5 sul ruolo dell''innovazione e dell'intelligenza artificiale in ambito didattico: il progetto ai4Edu.

Cosa ha portato la nascita di innovazionedidattica.it?

Innovazionedidattica.it nasce a gennaio del 2020, ancora prima della pandemia e delle esigenze tecnologiche derivanti. Nasce da un gruppo di docenti con esperienze curriculari diverse.
Innovazione Didattica si propone di costituire un luogo di incontro per la didattica e l’innovazione, fuori e dentro la scuola e fuori dai luoghi dove abitualmente si fa formazione: online e non solo, un non luogo che vuole essere uno spazio condiviso, una comunione di intenti.

Un’associazione culturale professionale, una comunità che crede fermamente che chiunque possa portare innovazione, fungendo da propulsore per il progresso: a beneficio di tuttə.
Cerchiamo di attrarre l’attenzione e l’interesse di chi, come noi, è sintonizzato sul futuro della società costruendo insieme una squadra di visionari: l’anima di innovazione didattica!

…cerchiamo di costruire insieme con la comunità di associati una piattaforma potente, innovativa, fatta di persone oltre che di tecnologia che permetta di erogare formazione di qualità.

Così come in un corpo non bastano cervello e cuore, innovazione didattica è un sistema complesso e articolato di competenze diverse, strumenti, servizi declinati on line e off line che abbracciano la formazione professionale e quella specialistica rivolta a docenti e formatori, ai singoli individui, alle scuole alle imprese e agli enti di ogni tipo e dimensione.

L’innovazione deve essere per tuttə ed alla portata di chiunque, deve colmare divari senza mai crearne.


Il Manifesto è una carta dei valori che elenca sei semplici princìpi che guidano le intenzioni formative. Rappresenta un impegno di responsabilità condivisa. Vuole favorire le innovazioni in modo consapevole ed inclusivo in tema di didattica e non solo.


1: Per tuttə: L’innovazione didattica deve essere per tuttə ed alla portata di chiunque.
2: Inclusiva: L’innovazione didattica deve essere inclusiva, non deve accentuare le diseguaglianze, deve colmare divari senza crearne.
3: Utile: L’innovazione didattica non è fine a se stessa ma deve essere introdotta sulla base di necessità maturate.
4: Migliorativa: In ambito didattico innovare significa riuscire ad ottimizzare al meglio il proprio lavoro.
5: Onesta: L’innovazione didattica non deve creare dipendenze tecnologiche ma cambi di prospettiva
6: Tangibile: Come ogni cambiamento, l’innovazione deve essere misurabile in termini di obiettivi raggiunti

...i dettagli di ai4Edu?

Negli anni della pandemia abbiamo visto come il digitale sia stato fondamentale per la sopravvivenza delle attività didattiche. Con tutti i limiti e le potenzialità!. Certo, non è stato semplice, è stato difficile per gli studenti e complesso per i docenti, specie per coloro che si sono formati con un corredo tecnologico diverso da quello attuale. 


Consideriamo che il corpo docente italiano ha un’età media di 51 anni. Ad esempio l’età media dei medici è 44 anni e quella di chi lavora nel settore informatico è di 31. Non sono tanti, non si è mai anziani per l’apprendimento! Ma in un mondo che va sempre più veloce rischiamo di lasciare indietro qualcuno e la tecnologia deve semplificare la vita, abbattere barriere e non crearne.

 

Nel nostro immaginario collettivo quello che si percepisce del lavoro del docente è l’attività oratoria, di facciata, di frontman: il fare lezione. Pensiamo al docente o al formatore come qualcuno che entra in aula e trasferisce il sapere con il potere delle parole. Ma non è così! non è così semplice. L’umano è un essere esperienziale, si apprende tramite esperienze, il docente crea esperienze e favorisce l’apprendimento. Nel lavoro del docente c’è molto lavoro sommerso: preparare i materiali, redigere i contenuti, creare mappe, schemi, sunti, appunti, sintesi e non per ultimo creare verifiche e progettare valutazioni. Alcuni stimano che per ogni ora di attività di docenza ve ne siano altre 49 ore di lavoro, prima e dopo.

 

Il nostro progetto, la nostra soluzione, è di applicare in modo etico tecniche e tecnologie di intelligenza artificiale per potenziare le capacità del docente creando, partendo da appunti scritti a mano, pagine di libri, audio vocali mappe, sintesi, test di verifica e domande di valutazione generate automaticamente.

 

Questa tecnologie farebbe risparmiare una importante mole di lavoro al docente che può quindi dedicarsi in attività non delegabili alle tecnologie come progettare le attività didattiche individualizzate per una didattica che deve essere sempre più inclusiva e personalizzata.

 

Quel'è la componente innovativa? Che vantaggi porta una soluzione di questo tipo?

La nostra tecnologia è molto semplice, immagina di essere un docente: appunti sulla tua agenda a mano gli argomenti del giorno, scrivi le parti importanti, fai una foto e la nostra piattaforma automaticamente capisce la grafia, trascrivere gli appunti, individua i concetti chiave, crea una mappa concettuale e delle domande attinenti agli argomenti che hai scritto. Oppure il docente potrebbe fare una foto da un libro, o premere il simbolo del microfono ed iniziare a parlare. L’intelligenza artificiale genererà mappe, sintesi, e domande di verifica che il docente potrà rielaborare in forma digitale e personalizzare.

 

Ai4Edu è un progetto in gestazione, fino a qualche settimana fà avrei detto embrionale e vi spiego perchè!. con innovazionedidattica abbiamo risposto ad una Call, la Call4School, promossa dall’incubatore fiorentino Murate Idea Park in collaborazione con la Scuola di Scienze Aziendali e Tecnologie Industriali “Piero Baldesi”.

 

Il Progetto è stato presentato alla fiera didacta2022 a maggio e selezionato per frequentare un percorso di formazione che abbiamo seguito per 3 mesi. Il 21 settembre abbiamo poi presentato il nostro Pitch (per i non addetti ai lavori così chiamano le presentazioni di business rapide presentate dalle startup) e si, abbiamo vinto! Ai4Edu avrà ora la possibilità di accedere alla fase successiva di incubazione, ci siamo aggiudicati un percorso della durata di 9 mesi di formazione e mentoring, un grant economico a fondo perduto da spendere per dare avvio dell’impresa e, ultimo ma non per ultimo, la possibilità di poter usufruire degli spazi di coworking.

RAPPORTO TRA UOMO E "MACCHINA "-COME COLMARE IL DIVARIO E COME AI4EDU DIVENTA COMPLICE DI QUESTO RAPPORTO

L’idea di ai4edu è abbattere le barriere di ingresso a queste tecnologie. Esse esistono. La componente innovativa di questa soluzione è quella di applicare tecnologie che già vivono nel nostro quotidiano. Il mondo finanziario e bancario, le ricerche immobiliari, gli acquisti online, la profilazione degli utenti, il mondo dell’automotive, le nostre case, le nostre auto, i social, i nostri dispositivi sempre più connessi già usano molte delle tecnologie che noi ci proponiamo di usare per diversi scopi.

Molte cose del nostro quotidiano sono oggi guidate dall’intelligenza artificiale.
Quello che proponiamo noi è applicare alcune di queste tecniche per potenziare il docente, senza escluderlo, senza sostituirlo, senza minimizzare il valore o il suo apporto.


Faccio un contro-esempio: In india, un ente scolastico privato, ha introdotto degli insegnanti-robot
nelle scuole di tre città indiane, i docenti-robot possono insegnare in più di trenta lingue differenti, dare una valutazione alla fine della lezione e chiarire i dubbi degli studenti rispondendo e ponendo domande a loro volta.

La nostra tecnologia è su una visione opposta, una visione centrata sull’essere umano. Nella nostra visione quanto sta accadendo in india non è etico perché è una tecnologia che mira a sostituire l’umano e soprattutto toglie alla didattica il rapporto umano che è alla base dell’evoluzione umana.
Per questo noi parliamo di uso etico dell’intelligenza artificiale che non mira ad escludere l’essere umano, ma a potenziare.


Strumenti che semplificano il lavoro e non che si sostituiscono a noi. Si stima che il mercato globale dell’intelligenza artificiale valga oltre 170 miliardi di euro e l’intelligenza artificiale a livello globale 2 miliardi di euro. Persino nelle azioni del piano di ripresa e resilienza presentato ad agosto 2022, nella misura scuola 4.0, si menziona l’intelligenza artificiale come competenza chiave.

Tutto ciò è indice di un interesse globale in crescita su queste tematiche ma, a nostro avviso, senza soluzioni semplici, vi sono troppe barriere all’ingresso, servono competenze e visione che nel mondo dell’istruzione spesso mancano se non altro perché lo scopo del docente è quello di preoccuparsi dell’apprendimento non di ricercare e studiare l’applicazione di soluzioni innovative.

Ai4edu si propone per abbattere queste barriere all’ingresso, semplificare al massimo l’accesso a queste tecnologie, altrimenti complesse, con una soluzione essenziale ed estremamente semplice da usare in modo che i tempi di apprendimento del docente siano veramente bassi e si può fin da subito avvantaggiarsi dei benefici.

Il rapporto tra l’uomo e la macchina, tra l’uomo e le tecnologie è un rapporto complesso e difficile da generalizzare, a nostro avviso la tecnologia in sé non porta innovazione ma portano innovazione i processi che usano le tecnologie giuste in modo giusto e siamo dell’avviso che le tecnologie non devono mai creare divari ma colmare. Noi vediamo la tecnologia come un ponte tra esigenze diverse e lavoriamo affinché non possa mai essere vista come un muro da scalare.

Intervista a Gaetano Fabiano, fondatore di ai4Edu