
Il RAV, o rapporto di autovalutazione, è un documento redatto dalle scuole per valutare il loro livello di qualità e di miglioramento. Il RAV viene utilizzato per supportare le scuole nell’autonomia didattica e organizzativa, nonché per rendere conto della loro attività e dei risultati raggiunti.
Il RAV deve essere basato su una metodologia di autovalutazione partecipata, che coinvolge tutte le componenti della scuola, dal corpo docente agli studenti, dai genitori alle associazioni. Esso deve essere redatto in modo trasparente, utilizzando criteri e indicatori di qualità condivisi e verificabili.
Il RAV deve contenere una descrizione della scuola, della sua missione e dei suoi obiettivi, nonché un’analisi dei punti di forza e di debolezza della scuola. Esso deve inoltre presentare le azioni di miglioramento intraprese dalla scuola e i risultati raggiunti.
Il RAV è uno strumento di autoanalisi e di autocorrezione, che aiuta la scuola a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a definire le strategie di miglioramento più adeguate. Esso rappresenta un’opportunità per le scuole di essere protagoniste del proprio processo di miglioramento e di crescita.
Il RAV rappresenta l’autoanalisi da parte di un istituto relativamente ai propri punti di forza e di criticità e, tenendo conto del contesto socioculturale, permette di stabilire connessioni tra gli esiti di apprendimento ed i processi organizzativi-didattici.
Il documento si suddivide in 5 sezioni:
- la prima inerente il contesto e le risorse
- la seconda contiene gli esiti degli studenti
- la terza è relativa ai processi messi in atto, in merito alle pratiche educative e didattiche ed anche alle pratiche gestionali e organizzative
- la quarta è riferita al processo di autovalutazione;
- nella quinta sono definiti priorità, traguardi e obiettivi di processo.