Formazione Docenti - proposte per il Decreto Ministeriale 66
Il contesto
La formazione del personale docente, come delineato nel Decreto Ministeriale 66 in Italia, è di fondamentale importanza per adeguare il sistema educativo alle sfide del XXI secolo. Questa formazione mira a dotare i docenti di competenze digitali avanzate e metodi di insegnamento innovativi, in linea con le esigenze di un mondo sempre più tecnologico. La transizione digitale nella didattica non solo arricchisce l’esperienza di apprendimento degli studenti, ma consente anche agli insegnanti di sfruttare strumenti e risorse più efficaci.
Nelle varie misure finanziate dal PNRR – Piano di Ripresa e Resilienza, ve ne sono alcune relative alla formazione dei docenti che rappresentano una grandissima opportunità formativa e trasformativa delle organizzazioni scolastiche. L’investimento 2.1 “Didattica digitale integrata e formazione alla transizione digitale per il personale scolastico” del PNRR, consente a tutte le Istituzioni Scolastiche italiane di progettare una formazione su misura, grazie a dei fondi specificamente destinati a questo scopo.
Le proposte formative di Innovazione Didattica
L’associazione Innovazione Didattica, sta progettando una serie di attività formative e presto sarà pubblicato il catalogo delle proposte formative.
Le tematiche della formazione
Le istruzioni operative, pubblicate in data 11/12/2023, relative al Decreto Ministeriale n.66, riportano a titolo di esempio :
gestione didattica e tecnica degli ambienti di apprendimento innovativi e dei relativi strumenti tecnologici e all’insegnamento delle competenze specialistiche per la formazione alle professioni digitali del futuro, in complementarietà con quanto previsto dalla linea di investimento 3.2 “Scuola 4.0” della missione 4, componente 1, del PNRR;
aggiornamento del curricolo scolastico per il potenziamento delle competenze digitali;
metodologie didattiche innovative per l’insegnamento e l’apprendimento, connesse con l’utilizzo delle nuove tecnologie; metodi e tecniche di apprendimento esperienziale, collaborativo, personalizzato, immersivo, basate sul progetto (PBL), sulla ricerca (inquiry based), sulla narrazione (storytelling), sulla soluzione di problemi (problem solving), sul making (fabbricazione di manufatti con strumenti digitali), sul tinkering (insegnare a “pensare con le mani” e ad apprendere sperimentando con strumenti e materiali), sull’utilizzo del gioco nell’insegnamento (gamification), sulla realtà virtuale, aumentata e immersiva, sull’internet delle cose (IoT), etc.;
pratiche innovative di verifica e valutazione degli apprendimenti anche con l’utilizzo delle tecnologie digitali;
didattica e insegnamento dell’informatica, del pensiero computazionale e del coding, dell’intelligenza artificiale e della robotica, a partire dalla scuola dell’infanzia;
potenziamento dell’insegnamento nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM), secondo un approccio interdisciplinare, anche sulla base di quanto previsto dalle Linee guida per le discipline STEM, adottate con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito 15 settembre 2023, n. 184;
cybersicurezza, utilizzo sicuro della rete internet e prevenzione del cyberbullismo;
competenze per l’utilizzo etico e responsabile dell’intelligenza artificiale nella pratica didattica e per l’apprendimento dell’intelligenza artificiale, nel rispetto dei quadri di riferimento europei;
tecnologie digitali per l’inclusione scolastica;
sviluppo delle competenze di orientamento dei docenti con l’utilizzo delle tecnologie digitali;
insegnamento dell’educazione civica digitale e dell’educazione alla cittadinanza digitale e utilizzo consapevole delle tecnologie digitali da parte degli studenti;
leadership dell’innovazione e della trasformazione digitale e didattica nelle scuole;
digitalizzazione amministrativa delle segreterie scolastiche e potenziamento delle competenze digitali del personale ATA per la gestione delle procedure organizzative, documentali, contabili, finanziarie.